Tag: Barletta
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Il perché
di chi
va a vedere
Amedeo Minghi
a teatro
onestamente
mi sfugge
#Barlettification
Parecchi anni fa io e il mio amico Fabrizio Sinisi, che mi costa fatica non chiamare Vladimir, eravamo seduti insieme, nella stessa classe, dello stesso liceo.
Non studiavamo molto. Diciamo che non studiavamo proprio. L’unica cosa che facevamo era leggere. Leggevamo tanto perché ci piaceva scrivere, e invece di stare attenti alle lezioni di fisica, discutevamo dell’impianto narrativo della buonanima Garcìa Marquez.
Sbagliavamo probabilmente, perché se ad oggi ne avessimo saputo un po’ più di fisica e un po’ meno di letteratura sudamericana, probabilmente saremmo stati uomini più completi.
Fatto sta che dopo molti anni di università, di studi tra loro diversi ma in realtà compatibili, abbiamo fatto qualcosa insieme. Qualcosa di molto carino, speriamo.
La prossima settimana andrà in scena: #Barlettification, uno spettacolo teatrale che abbiamo scritto. Io e lui. Spettacolo che Gianpiero Borgia ci darà la possibilità di portare in scena.
Chi sarà fuori dalla nostra città e non riuscirà a vederlo, sarà perdonato. Ma anche chi non ci riuscirà subirà lo stesso trattamento. Perché questo post alla fin fine è soltanto una marketta. Una marketta però, che una volta tanto, mi riempie di orgoglio.
RIVE
Dialogo tra un figlio New Wave e una madre collateralmente postmoderna
– Vieni a tavola ?
– No, non posso.
– Perché?
– Sto male.
– Che hai?
– Sono vittima.
– Tu le vittime ce le hai nel cervello… di chi sei vittima?
– Di Meat is murder.
– Cioè? Hai mangiato qualcosa che ti ha fatto male?
– No. No.
– La carne è l’assassino, significa questo in inglese? Che io mò ho fatto il corso d’inglese. Sono brava?
– Bravissima. Ma murder è omicidio, non assassino. E comunque il mio malessere è costante.
– E tu non mi dici che hai…
– Te l’ho detto. Sono vittima di Meat is murder. È un album. Degli Smith.
– Ah! E chi dobbiamo chiamare? Un dottore?
– No. Chiama Morrissey.
– Si chiama così il dottore? Ma non è di Barletta?
Giiiiinoooooo, prendi l’elenco e trova Morrissey, dottore. Chiamalo.
– Ma l’elenco telefonico esiste ancora?
– Non lo so. È per far fare qualcosa a tuo padre. Per dargli un po’ di fastidio…
– Va bè, ma non devi venire a tavola, quindi?
– Te l’ho detto. Sto male. Sono vittima dell’album. Mi sta creando complicazioni.
– Ho capito… Vuoi un brodino?
– No.
– Vuoi che ti porti qualcosa?
– No.
– E che posso fare mentre arriva il dottor Morrissey?
– Accendi il computer. E schiaccia play. Barbarism begins at home.
– Cià ditt? (che hai detto? trad.)
– Niente. Accendi il computer e basta.
– Marisaaaaa, il dottore non può venire. Ha detto che è in tournè.