Il disagio di un viaggio in treno riassunto in bullet point


1. Nerd molisano galvanizzato da Erasmus in Spagna che da corda a nonnino logorroico che si sente giovane, troppo giovane.

2. Matricola palestrata marchigiana che con cuffie nell’orecchio grida prestazioni fantacalcio: potevamo vincere, ma anche lui, secondo me, farà 5 gol, diobò.

3. Ciaciotta potentina che ripercorre (al telefono con la madre) le trentatrè operazioni – trentatrè – svolte prima di partire. Trentatrè operazioni che ripeterà per filo e per segno (di persona alla madre) una volta ricongiuntesi tra qualche ora.

4. Quelli che in fila, con il treno zeppo, ti dicono: scusi, posso passare?
Passare dove, demente, che io non riesco neanche a sedermi? Dove devi passare che non si cammina? Statti fermo. E zitto. Per favore….

5. La connessione di Trenitalia, che è come Atlantide: una leggenda.

6. Le femmine bone che non si siedono mai accanto a te ma sistematicamente al posto successivo.

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