Un radioso futuro di #sangueemmerda


Con lentissimi e sballottolati spasmi si sta arrivando a capire che la sinistra italiana, tradizionalmente intesa, è una categoria concettuale in via d’estinzione.
Da sempre perdente, fumosa, teorica. Purtroppo da sempre velleitaria ed astratta.
Un opaco collage contenutistico di Primo Maggio e rassegne indipendenti polacche.
Teoricamente meravigliosa. Praticamente inconcludente.
Come una coppia d’attacco Recoba-Vucinic.

L’emergere tellurico dell’ascendente Matteo Renzi, con la sua opera di pulizia dell’apparato gerentocratico della segreteria Pd, sta portando i suoi frutti.
È incerta a tutti, politici compresi, la sorte del primo (anche se di pochi voti) partito d’Italia. Ciò che emerge, netto e inopinabile, è l’evidente terrore del dopo. Del vuoto. Del vuoto del dopo.
– un omaggio a Ghezzi, e alle sue rassegnate rassegne polacche –
Visibile è la paura di un apparato destinato a perdere il potere. Che digrigna i denti, che tira la fune. Che come Anthony Hopkins non vuole lasciare il Bounty.
E tutto questo non a causa ma grazie a Renzi.

C’è una classe dirigente che si sta accorgendo di essere fuori da un mondo che ha vissuto, e del quale ha mangiato i migliori frutti; c’è una classe dirigente cieca, che egoisticamente non si accorge di aver fallito. Ripetutamente. Clamorosamente. Incontrovertibilmente.
C’è un governo che pattina nella merda. Ma lo fa con Rollerblade californiani.

Ci sono uomini e partiti di un Parlamento (che c’è ma che non c’è) che sono in realtà uomini di Partito. Di collegi. Di sezioni. Di logiche di scambio.
Che antepongono il personale al pubblico. Che difendono interessi. Che prendono tempo. Tanto di tempo ce n’è… Tanto le ruote dei Rollerblade si consumino lentamente… Tanto in Italia si sta bene. Si mangia, si scia e c’è il sole.
“Questa è vita disse il cacciavite”.

Negli insulti (tra e del) Pd c’è una speranza e una bozza di una rottura intestina. Di una rottura per certi versi provvidenziale. Dello scollamento e insabbiamento ideologico di quel terzo di italiani che in politica ha sempre perso. In modo quasi orgoglioso.
Ci si accusa e si lotta. Ci si discredita e ci si offende.
Come se la scelta di un Presidente della Repubblica fosse la scelta dei tavoli al matrimonio: quello sì, quello no. Quello a me quello a te. Quello e quell’altro non insieme, che allo scorso matrimonio  hanno litigato…

Matteo Renzi: aiutaci. Aiutaci a smembrare un partito. Aiutaci a smembrare un sistema. Aiutaci a dare una forma politica ad un paese che non vive di valori e proposte, ma di anti e pro Berlusconi.

Perchè saremo sfortunati, tristi e stagisti, ma non dovremmo credere che anche il futuro sarà
#sangueemmerda  

Schizzo_di_sangue

2 pensieri su “Un radioso futuro di #sangueemmerda

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